DISTRIBUZIONE DEL SEGNALE Un segnale ad alta frequenza deve essere convogliato e diramato utilizzando regole e apparati idonei. Nella progettazione dell’impianto, i cavi posti nella colonna montante devono garantire uniformità di segnale tra la presa più lontana e quella più vicina al tetto. Ricordarsi che è sempre MEGLIO “NON PERDERE” il segnale CHE AMPLIFICARE !!! Migliore è la qualità del cavo, minori saranno gli interventi di equalizzazione nel centralino. CAVI DA ESTERNO Normalmente nella tratta antenna-centralino, vengono utilizzati cavi in PVC. Questo termoplastico tende a degradarsi se sottoposto ad agenti atmosferici, inoltre non è del tutto impermeabile se posato in aree dove si possono formare ristagni d’acqua. Per questo collegamento è consigliabile utilizzare i nostri cavi della serie INSTAT i cui vantaggi sono: 1) guaina in polietilene (resistente ai raggi UV) 2) grande robustezza meccanica che li rende più tolleranti all’essere calpestati 3) l’aggiunta di uno strato in “petrol jelly” applicato sotto la guaina, insieme alle caratteristiche del polietilene stesso garantiscono loro un’impermeabilità assoluta all’acqua per un’impianto che sfiderà il tempo. CAVI TRUNK - per colonne discendenti La colonna di discesa, specialmente se lunga, va fatta con un cavo a bassissima perdita come il Digisat 5 Elite o l'Intsat 110 Elite. PARTITORI In presenza di più colonne il segnale va suddiviso eqamente utilizzando dei PARTITORI. Questi componenti hanno la funzione di dividere il segnale in parti uguali, originando una bassa perdita e mantenendo l’impedenza accordata. L’attenuazione di questi dispositivi varia in funzione del numero di uscite : in genere va da 4 dB per 2 uscite, a 8 dB per quattro uscite. E’ importante ricordare che questo apparato non offre una buona separazione e non deve essere usato per le derivazioni sulle utenze finali. DERIVATORI Prima di arrivare alle prese, il segnale va diviso e SEPARATO dalla colonna, in modo che qualsiasi interferenza o disturbo generato in un’utenza non si propaghi nell’impianto. Il dispositivo preposto a questa funzione è il DERIVATORE, il quale ha una separazione molto alta tra uscita e colonna (> 30 dB). Purtroppo anche il segnale subisce un’importante attenuazione, (circa 18 dB). 1) INGRESSO DISTRIBUZIONE 2) PARTITORE 3) CAVO DISCESA TRUNK 4) DERIVATORE 5) PRESE 6) CAVO DERIVAZIONE DROP 7) RESISTENZA DI TERMINAZIONE SI DEVE GARANTIRE LA STESSA QUALITÀ DALLA PRIMA ALL’ULTIMA PRESA, 365 GIORNI ALL’ANNO E 24 ORE AL GIORNO. PER OTTENERE QUESTO SI DEVONO UTILIZZARE CAVI CON BASSA ATTENUAZIONE E ALTA SCHERMATURA. Questo dispositivo è fatto per essere collegato in cascata: ad ogni passaggio ha un’attenuazione di circa 1.5 dB. CARICO DI CHIUSURA a 75 Ohm Attenzione: è molto importante chiudere la colonna con il CARICO (75 Ohm), altrimenti l’intera distribuzione non sarà accordata con il centralino. e insorgeranno onde riflesse, cadute di segnale o distorsioni. Da evitare assolutamente di collegare la presa al morsetto passante del derivatore. Taluni, a volte, utilizzano questa pratica per recuperare (velocemente) il segnale perso per colpa di qualche guasto nell’impianto, (cavi vecchi, centralino piccolo, antenna rotta, ecc.). Se è vero che in quella presa il segnale sarà maggiore è ANCOR PIU’ vero che verrà compromesso l’intero impianto. IMPORTANTE Non si devono collegare due cavi nello stesso morsetto !!! Con i segnali digitali è necessario inoltre schermare bene l’intero impianto da eventuali interferenze generate da apparati elettrici all’interno o nelle vicinanze dell’abitazione. La norma EN 50117, per quanto riguarda i cavi, ha introdotto le “classi” (B, A, A+, A++), che identificano l’efficienza di schermatura. E’ stata inoltre ristretta la tolleranza sull’impedenza, e l’utilizzo della banda di ritorno di alcune compagnie di Broadcast ha introdotto un’ulteriore misura mai utilizzata prima: l’impedenza di trasferimento. Costellazione QPSK. Tutti i simboli sono al centro con un ampio margine di sicurezza. Segnale molto disturbato, i simboli fuori dal loro quadrante non possono essere decodificati.